Questo bassorilievo data di 2019, l’avevo fatto per allenarmi in previsione dell’esame d’ingresso all’accademia. Quindi l’ho fatto senza avere ricevuto nessuna lezione ciò che spiega le imperfezioni tecniche che hanno occasionato le rotture. Il modello originale è un disegno che avevo fatto a scuola d’arte a Parigi nel 1991 che sta al muro della mia stanza di lavoro, disegno al vero di un gesso del medaglione in bronzo di Perlan che ornava il portone del comune di Parigi fino al 800. Comunque anche “bruttino” questo lavoro è importante per me perché segna un momento chiave nel mio percorso, un passaggio tra l’autodidatta e la studentessa, un passaggio tra l’utilizzo di materie contemporanee e potenzialmente dannose per l’ambiante e la conoscenza di tecniche antiche di materie eterne e senza dubbio molto più sane. Ho scelto come colore di verde scuro a seconda cottura per impermeabilizzare il cotto che senza rimarrebbe poroso. Questa cristalline, oltre al fatto di abbellire di un colore verde un volto con acconciature di serpenti, gli conferisce anche un aura luminosa e tenebrosa allo stesso tempo. Il fascino che risale dell’intervento mi seduce molto e mi da voglia di sperimentare ancora smalti sul figurativo. Già dal mio arrivo a Firenze sono molto ammirativa dei rilievo di Della Robbia con le sue Madonne smaltata di bianco, ma dopo avere visitato il museo della ceramica à Faenza e quello personale di Zaulì il mio desiderio è tirato tra figurativo e informale cioè la materia per se stessa e la poesia che contiene da liberare. Tante cose da sperimentare ora invadono il mio pensiero, mentre chiudo i pacchi alla fine dell’anno scolastico.
Sito del museo che ospita l’originale di Perlan:
https://www.parismuseescollections.paris.fr/fr/musee-carnavalet/oeuvres/tete-de-meduse-mascaron-de-la-porte-de-l-ancien-l-hotel-de-ville#infos-secondaires-detail