La Speranza. Il ritratto, fatto a Simona Scarcelli nel 2022 all’Accademia di Belle Arti di Firenze, è stato tradotto in gesso in formatura all’Accademia di Belle Arti di Carrara, dallo stesso calco si è fatto un positivo in cera di fonderia. Si può dire que questa opera in particolare rifletta la speranza anche nel percorso scolastico tra le due Accademie. Il bronzo è stato fuso in aula di fonderia con Andrea Barsi, ho fatto le rifiniture scegliendo di dare via libera al risultato dovuto all’incidente di cottura del loto in forno: l’aspetto spugnoso sulla fonte e nei capelli. Mi ricorda le conchiglie rovinate dal tempo e dagli organismi naturali, siccome fosse rivenuto da qualche abissò. L’assenza di elemento ornamentale che la potrebbe legare al nostro contemporaneo le conferisce una dimensione fuori tempo, sembra recuperata al fondo del mediterraneo in qualche barca romana. La casualità del suo aspetto plastico non guasta, e ci gioco, mi piace fare una patina verde che ricorda l’antico. Ringrazio il professore Andrea Barsi per la fusione e la patina di quest’opera che per me è eccezionale, unica, testimonia dell’esperienza accademica.
La base è un marmo statuario della cava Michelangelo a Carrara, le cui venature sono in armonia con il bronzo. L’ho fatto a occhio quindi è un quadrato che non ha due misure uguali, l’imperfezione sembra essere una particolarità intrinseca a quest’opera che la rende cosi eccezionale.
Nelle atre pagine sul sito potete vedere le tappe precedenti in cera con la realizzazione della gabbia per fonderia anziché la fusione.
Fusione Fusione del bronzo in Accademia
Cera Ritratto in cera per la fusione
Formatura Formatura, ritratto « la speranza »
Ritratto in creta con Simona Ritratto di Simona Scarcelli