L’unica cura contro la solitudine risiede nel abbraccio, non forse quel fisico dell’amicizia ma quello più intenso e immateriale dello spirito. Ho cercato come svolgere il tema attorno a quel abbraccio invisibile e mi sono ricordata Botticelli Pallade e il centauro e Desiderio da Settignano nel tondo Arconati Visconti, molto diversi degli abbracci di Rodin o Claudel o più intimisti di Manzù, disegno un abbraccio in cui le figure si toccano in una complicità tutta spirituale. Ora che gli abbracci sono quasi vietati in un mondo che « ci » vendono digitale in distacco della realtà e cosi lontano della nostra condizione di animale da branco, parlare di abbraccio mi sembra l’unica cosa da fare. Siamo messi alla prova come spezie, e solo la conoscenza ci allontana del falso profeta dell’ignoranza e dell’oscurantismo. Un abbraccio.
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Medusa en cire
Cela ne ressemble plus en rien à ce que j’avais dessiné pour ce projet en cire de fonderie. L’expérience tactile de la matière m’a conduit à prendre une décision toute autre quand à l’aspect de la sculpture. Plus en phase avec les performances plastiques de la matière, je ne travaille plus à un aspect figuratif réaliste du visage mais à l’expression pure faite de traces d’outil. La technique ici sert à l’expressivité du sujet, et l’œuvre s’approprie la matière pour ce quelle est, son support expressif. Cette Médusa n’a pas de serpents mais n’est pas un « non-fini », j’ai décidé qu’ils seraient absents de cette représentation, seul le titre rappelle l’histoire et consent à l’observateur d’imaginer le complément grâce à sa connaissance du mythe e de voir par conséquent le message contemporain sur la violence sur les femmes.
Non somiglia più al disegno di partenza. Sperimentare la materia ha influenzato la mia decisione per quanto riguarda l’aspetto della scultura. Più in linea con la plasticità della cera, mi sono allontanata della raffigurazione realistica del volto, ed ho dedicato il mio lavoro a l’espressione pura fatta di tracce di coltello. In quel caso, la tecnica serve l’espressività del concetto, e l’opera fa sua la materia per quello che è, il suo « mezzo » di espressione. Questa Medusa non ha serpenti ma non è un non-finito, ho deciso che saranno assenti di questa rappresentazione, solo il titolo ricorda la storia e consente al fruitore di immaginare il complemento grazie alla sua conoscenza del mito e di vedere di conseguenza il messaggio contemporaneo sulla violenza sulle donne.
Sperimentazione tattile della cera, materia per me tutta nuova che obbedisce solo al caldo. Cerco trarre della bellezza di questa materia sconosciuta ribella e carica di mistero. Lavoro in itinere e non finito sul tema della Medusa, classe di tecniche di fonderia di Luca Bianchini.
Bas relief la sieste positif en cire de fonderie
« Sieste dans le Fium’Orbu »
Positivo in cera da fonderia appena uscito dallo stampo, la cera nera ci da un idea dell’effetto che possiamo sperare ottenere da una traduzione in bronzo. « La siesta al fiume » è un concetto vicino al l’autoritratto perche, se non mi somiglia nella forma, mi somiglia nel fondo. Riferimento a Balzac per chi l’artista è un eccezione il cui farniente è un lavoro e il lavoro un piacere. Tema dell’acqua, la madre, l’attesa per nascere, il momento in cui il pensiero è sereno intimo e libero.
Positif en cire de fonderie à peine sorti du moule, la cire noire donne une idée de l’effet qu’on peut espérer d’une traduction en bronze. « La sieste au fleuve » è un concept proche de l’autoportrait, si la figure ne me ressemble pas dans la forme, elle me ressemble dans le fond. Référence à Balzac pour qui l’artiste est une exception dont l’oisiveté est un travail et le travail un plaisir. Thème de l’eau, la mère, l’attente de naître, le moment de la pensée sereine intime et libre.